mercoledì 26 settembre 2012




Ognuno vive nell'angoscia porta la sua croce - la croce può avere
grappoli di fiori che escono dai bracci - la croce è pura invenzione
oserei dire che prego di meno da quando non meno il membro
ho una fede debole come pecore al pascolo - faccio un assolo
non posso fare altro - dimenticatevi di me - anche del Super-Io
non ho più poesia santa - ho una profonda avversione per la fanta -
Accidenti a quella volta che ho fatto a pezzi il mio cervello sperando
che i pezzi poi facessero una figura - non c'è nulla tranne un obiettivo -
essere il primo della classe - no, non regge - intrufolarmi tra innumeri
gambe - no, non reggo - evitare di vomitare - questo sì, è già qualcosa,
avere il coraggio della rosa - finché il petto non mi schianti - questa poesia
è pura umiliazione e allora vedi, ecco Dio che ritorna, perché io
mi umilio e le parole luccicano nell'alba? - esco, vado a prendere una fanta.

2 commenti:

  1. C'è la croce multiforme in primo piano, ma le parole riescono non solo ad emergere ma continuano, come sempre, a "luccicare..."

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  2. Grazie del commento Maurizio, le parole luccicano, si alzano dalla croce - l'angoscia, il vuoto, è premessa di presenza?

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